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Trattamento meccanizzato dei dispositivi medici Da Vinci: validazione del processo

20 Giugno 2016 Interview

Abbiamo incontrato il Dr. Antonio Di Iorio, Direttore SCB, E. O. C. ENTE OSPEDALIERO CANTONALE.

Il Dr. Di Iorio ha partecipato in qualità di speaker all’ottava edizione di Sterilization Summit, il punto di incontro annuale dedicato alle Innovazioni Tecnologiche e Gestionali nella Centrale di Sterilizzazione di Istituto Internazionale di Ricerca.

Qual è la principale criticità identificata nel ricondizionamento del Dispositivo Medico Da Vinci?
Il DM Da Vinci risulta particolarmente complicato da pulire poichè i meccanismi che permettono al robot di azionare la parte terminale dello strumento chirurgico non sono né raggiungibili con dispositivi di pulizia tradizionali, tantomeno ispezionabili. Il fabbricante prescrive delle modalità di trattamento che, se rispettate alla lettera, garantiscono la rimozione dello sporco e quindi la sterilità dei DM. Queste procedure prevedono però molte operazioni manuali, le quali non possono essere convalidate e quindi soggette a rischio. Da qui nasce la nostra idea di un carrello meccanizzato che all’interno di una termodisinfettatrice permette di ottenere un processo riproducibile e soprattutto convalidato.

Quali sono gli indicatori di decontaminazione, lavaggio e disinfezione e sterilizzazione?
Gli indicatori da noi utilizzati per convalidare il processo non differiscono da quelli utilizzati per le operazioni normalmente eseguite all’interno della centrale di sterilizzazione. Resta comunque importante la convalida e quindi l’autorizzazione all’utilizzo di questo processo di lavaggio meccanizzato da parte del fabbricante dei Dispositivi Medici.

Quali sono i progetti in E.O.C  volti a un più sicuro ricondizionamento del D.M. previsti per il 2016?
Le attività di miglioramento in corso sono molteplici: dalla meccanizzazione dei processi alla sostituzione della chimica di lavaggio. Una delle più importanti è legata alla revisione delle varie procedure di lavoro manuale; quelle, insomma, dove il fattore umano ha ancora un’importante influenza sui risultati ottenuti. Gestito dal Servizio di Qualità è in atto un progetto che, coinvolgendo il personale operativo, ha lo scopo di rivedere e dove necessario riformulare le procedure di lavoro e quindi formare nuovamente tutto il personale attivo in centrale.